Roberto Allodi, storia di un pioniere dell'imprenditoria parmigiana in un libro di Marcheselli

 

 

C'erano tutti nell'affollata sala conferenze di Palazzo Soragna. Gli amici di sempre e anche chi non ha fatto in tempo a conoscerlo. Tutti uniti nel ricordo di Roberto Allodi, un imprenditore, un pioniere, uno sportivo, un uomo del fare che al mero profitto ha sempre preferito l'etica e il rispetto. Ma anche padre e amico discreto.

 

Foto IlMattinodiParma recensione

Nel quindicesimo anno dalla scomparsa, a soli 63 anni, in un tragico incidente stradale lungo la strada che collega Fornovo a Calestano, la sua vita è stata raccontata da Fabrizio Marcheselli, con la collaborazione di Matteo Billi, in un volume fresco di Cesare Azzale - Daniela Allodi - Michela Allodi - Fabrizio Marcheselli stampa, edito dalla Step, presentato nell'elegante sede dell'Unione industriali di cui anche Allodi fece parte.

"Diario di bordo di un imprenditore" il titolo di un testo che per molti può rappresentare la bussola che indica la direzione giusta. Per cielo, per terra e per mare. Perchè Roberto Allodi nelle sue passioni riusciva a coinvolgere tutti, offrendo a ciascuno il suo spazio e la sua ricompensa.

Fabrizio Marcheselli, insieme alle figlie dell'imprenditore scomparso, Daniela e Michela Allodi, e al direttore dell'Upi, Cesare Azzali, più che presentare un libro che merita di essere letto anche per scoprire un pò di quella Parma elegante che non c'è più, ne hanno spiegato le motivazioni. Aggiungendo ancora qualche pennellata a un ritratto del quale ognuno ne conserva un'affettuosa visione personale. Per Daniela e Michela il desiderio di scoprire, attraverso le testimonianze di tanti amici e colleghi, altri aspetti del loro papà, è stato più che soddisfatto grazie al lavoro che ha impegnato Marcheselli per quasi cinque anni.

La storia di Roberto Allodi - racchiusa in otto intensi capitoli, ciascuno con un toponimo per titolo che segna una tappa importante, e illustrata attraverso un centinaio di foto d'epoca - è anche un viaggio nella società e nel costume dal dopoguerra a oggi. Imprenditore nell'edilizia con lavori in gran parte d'Italia, pioniere nella pubblicità negli anni '60, nella televisione privata già dai suoi albori nel 1976, nei software dal 1979, quando ancora pochi conoscevano il computer, Allodi è stato anche uno sportivo versatile passato dallo sci al calcio, fino alla vela.

Ad impreziosire ulteriormente il volume da oggi in vendita nelle principali librerie parmigiane, le prefazioni di Cesare Azzali e di Gianfilippo Traversa, presidente dello Yacht Club Parma. Per il primo Allodi è "un uomo coi piedi saldamente appoggiati a terra e il volo libero dei gabbiani nell'anima", per l'altro "un marinaio che sa dove andare" e che soltanto per questo motivo "incontra venti favorevoli".

Nato nel 1936 a Marzolara e mancato nel 2000 per un incidente stradale, Roberto Allodi si diplomò geometra a Parma e nel 1957 passò le dure selezioni per entrare nell'Accademia Aeronautica a Nisida (Napoli), dove frequentò il biennio di Ingegneria imparando a pilotare aerei militari.

Nel 1959 fu richiamato dal padre Aldo a Parma per lavorare nell'impresa edile Allodi, l'azienda di famiglia tra le fondatrici dell'Unione Parmense degli Industriali nel 1945. Roberto impresse una svolta realizzando importanti opere nel nord e centro Italia e ampliò il proprio raggio imprenditoriale, grazie a intuizioni da antesignano nel settore pubblicitario con Europubblicità, nell'editoria con Europarma Tv e nei software con Data Flow.

Inoltre, assunse incarichi istituzionali all'Upi, ricevette onorificenze statali quali Cavaliere nel 1972 e Ufficiale nel 1978 e portò avanti in parallelo la sua passione per lo sport, da sciatore partecipante ai Campionati italiani a calciatore nel Marzolara, fino a velista nella Giraglia con la sua barca Bellatrix.

Una vita davvero intensa, ora raccontata come un "Diario di bordo di un imprenditore" da Fabrizio Marcheselli. 

 

05/12/2015